La resezione endoscopica della prostata è l’intervento standard per l’iperplasia prostatica benigna. L’obiettivo è quello di rimuovere la parte della prostata che rappresenta la causa dei sintomi, procedendo attraverso l’uretra, senza tagli nell’area inferiore dell’addome. La TURP è un intervento mini-invasivo.
Come viene effettuata la TURP
La fase iniziale per l’attuazione della resezione endoscopica della prostata è l’anestesia totale o spinale, fase dopo la quale il medico si servirà di un resettoscopio per entrare nella vescica, passando attraverso l’uretra (fig.1). Un resettoscopio consiste in un endoscopio con un piccolo anello metallico che taglia il tessuto prostatico utilizzando corrente elettrica ad alta frequenza. Esso è anche dotato di telecamera che permette al medico di proiettare su monitor l’immagine della prostata ad alta definizione
Durante la procedura, attraverso l’utilizzo dell’anello metallico, il medico rimuove l’adenoma in piccole parti (fig.2), quindi fa uscire il tessuto reciso fuori dalla vescica e dall’uretra tramite il resettoscopio.
Dopo l’operazione, viene applicato il catetere nella vescica per drenare l’urina e per inoculare continuamente una soluzione sterile finalizzata a prevenire coaguli di sangue. Il catetere andrà mantenuto da uno a tre giorni, finché la ferita non sarà completamente rimarginata e si potrà tornare ad urinare autonomamente.
Quando considerare l’opzione TURP
TURP è l’opzione preferibile per gli uomini con sintomi derivanti dall’iperplasia prostatica benigna che vanno dal moderato al grave, e aventi le dimensioni della prostata comprese tra 30 e 80 mm.
Preparazione alla procedura
I dettagli della procedura, e per la preparazione ad essa, verranno forniti in anticipo dal medico. Prima dell’intervento, precisamente a 6 ore da esso, per prepararsi all’anestesia è fatto divieto di mangiare, bere e fumare. Qualora si stesse assumendo un qualsiasi farmaco su prescrizione, bisogna discuterne con il proprio medico. Potrebbe essere necessario di interromperne l’assunzione anche diversi giorni prima dell’intervento. La cura farmacologica potrà essere ripresa a discrezione del medico.