L’urografia effettua delle immagini della vescica, dei reni e degli ureteri (i tubi che collegano i reni alla vescica) e fornisce al medico alcune informazioni sulle malattie del tratto urinario.
Le immagini possono essere ottenute per mezzo di una tomografia computerizzata (uroTC) o di raggi X. L’uroTC è la tecnica più accurata per la produzione di immagini per diagnosticare le malattie del tratto urinario. L’urografia intravenosa (IVU) può essere usata se non è disponibile una tomografia computerizzata (TC); comunque l’IVU non è in grado di mostrare tumori piccoli superficiali. Inoltre, non è indicata per cercare eventuali metastasi ai linfonodi o agli organi vicini.
Per questo esame viene iniettato per via endovenosa, una sostanza chiamata agente di contrasto. I reni lasciano passare il contrasto al tratto urinario, che rende gli ureteri e la vescica più visibili. Dopodiché si esegue la tomografia computerizzata o la IVU. La tomografia dura circa 10 minuti e non è invasiva, pertanto nessuno strumento verrà inserito nel corpo del paziente.
Il mezzo di contrasto può causare una reazione allergica, quindi il medico le chiederà di eventuali allergie. Inoltre, spesso verrà effettuato un prelievo prima della tomografia computerizzata per controllare il funzionamento dei reni. Questi ultimi devono essere perfettamente funzionanti per sottoporsi ad un’urografia. In caso di assunzione di farmaci per il diabete, il medico potrà sospenderli per qualche giorno.
Se tramite l’urografia venisse diagnosticato un tumore, il medico consiglierà una biopsia per confermare la diagnosi. La biopsia è una procedura chirurgica che serve a rimuovere una piccola parte di tessuto per ulteriori esami.