Dopo la rimozione della vescica (cistectomia), sarà necessario trovare un nuovo modo per immagazzinare e far passare l’urina senza l’utilizzo della vescica. Per permettere ciò, il chirurgo dovrà creare una diversione urinaria.
Le più comuni diversione urinarie sono:
- Condotto ileale
- a neovescica (con urostomia)
- Dirottare gli ureteri attraverso l’epidermide (ureterocutaneostomia)
Altri tipi di trattamento, potrebbero essere disponibili nei vari centri medici. L’urologo raccomanderà al paziente la migliore diversione urinaria adatta a lui.
Condotto ileale
Il condotto ileale è un tubo che permette all’urina di essere espulsa. E’ composto da tessuto prelevato dall’intestino del paziente. Il condotto passa dai reni a un’ apertura nel ventre chiamata stoma o urostoma. L’urina scorre in modo continuativo in una piccola sacca posizionata sopra il ventre.
Il personale medico fornirà al paziente tutte le istruzioni per cambiare la sacca quando essa si sarà riempita. La sacca può essere posizionata sotto gli abiti.
La neovescica
La neovescica è una sacca composta da tessuto prelevato dall’intestino del paziente. Essa viene alloggiata nello stesso sito d’origine della vescica. Gli ureteri proveniente dal rene si connettono ad una parte della sezione terminale e l’uretra si connette all’altra parte, proprio come una vescica originale. L’urina passerà attraverso l’uretra.
In caso in cui al paziente venga impiantata le neovescica, il tessuto avrà bisogno di più tempo per rimarginarsi. Un catetere drenerà l’urina proveniente dalla nuova vescica per alcune settimane dopo l’intervento chirurgico. Una volta che il catetere viene rimosso, sarà necessario l’uso di assorbenti. Il paziente avrà cosi il tempo necessario per imparare a controllare la sua urina. Sarà importante fare esercizi per rieducare il pavimento pelvico.
Ureterocutaneostomia (abboccamento di lembo cutaneo)
Una volta rimossi uno o entrambi gli ureteri l’urina potrà fuoriuscire dal corpo attraverso un nuovo lembo cutaneo (stoma) (Fig. 3).Questa è la diversione più semplice. Sebbene sia raramente utilizzata, è sicura e realizzabile nei pazienti che presentano complicanze mediche (interventi regressi, molteplici problemi di salute, cure palliative) o per colore che non potessero prendersi cura di se stessi dopo l’operazione.
Altre forme di diversione urinaria
Le diversione urinarie meno comuni sono:
- Diversione urinaria cutanea
- Diversione ureterocolonica
Creare una sacca o un serbatoio all’interno del corpo (Diversione urinaria cutanea)
Utilizzando il piccolo o il largo intestino e alle volte l’appendice, viene creato un serbatoio nella cavità addominale che poi viene connesso alla pelle con un meccanismo a valvola. Con questa sacca a bassa pressione, l’urina può essere immagazzinata all’interno del corpo. L’obbiettivo di questa procedura è permettere il controllo dello svuotamento (incontinenza) o il retroflusso ai reni (riflusso). Il serbatoio viene svuotato da una cateterizzazione intermittente attraverso l’utilizzo di un piccolo catetere di plastica ogni 2-6 ore. L’incisione può essere effettuata in ogni punto dell’addome inferiore o nell’ombellico.
Le complicazione includono: infezioni, incontinenza, ernie, reflusso, stenosi e perdite oltre che sindrome da intestino corto e squilibri metabolici ed elettrolitici. Dato che la procedura è tecnicamente molto rischiosa, soprattutto perché creare il meccanismo a valvola non ha sempre successo, questa tecnica non è molto utilizzata.
Impiantare gli ureteri nel retto (diversione ureterocolonica)
Quando gli ureteri vengono impiantati nel retto, l’urina immagazzinata nella sacca rettale (Fig. 5). L’ano e il pavimento pelvico controllano il passaggio dell’urina e devono funzionare correttamente. Questa diversione porta la materia fecale a mischiarsi con l’urina perciò la minzione e il defecamento avvengono simultaneamente.
Questa tecnica è ad alto rischio di infezioni perciò non è usata frequentemente e solo in determinate circostanze. Le complicazioni a breve termine includono infezioni ricorrenti (comprese infiammazioni della parete addominale e reni), restringimento dell’apertura verso il retto e perdite. Le complicazioni invece a lungo termine includono incontinenza (urgenza da svuotamento), irritazione dell’intestino e cancro al colon associato.
Impatto sulla vita
Vita sessuale dopo la cistectomia radicale
Il medico fornirà al paziente tutte le informazioni relative alla ripresa dell’attività sessuale. E’ consigliato attendere almeno 6 settimane prima di averi rapporti affinchè avvenga una totale guarigione. La vita sessuale del paziente potrebbe essere inficiata dopo l’intervento al cancro vescica. Ciò dipende dal tipo di intervento a cui ci si sottopone.
Dopo l’operazione, il corpo potrebbe subire un cambiamento. Tale situazione necessita di un periodo di tempo per essere accettata. Per gli uomini il pene può apparire di dimensioni inferiori rispetto a prima. Sia per gli uomini che per le donne lo stoma può anche influenzare la percezione che si ha di se stessi e influenzare il modo in cui si hanno rapporti sessuali. E’ necessario prendersi del tempo per recuperare la forma.
Sarà il paziente stesso a percepire di essere pronto ad avere nuovamente rapporti sessuali. Nel frattempo si consiglia di spendere del tempo con il proprio partner, condividere gli stessi interessi.
Uomini
La rimozione della vescica negli uomini, include tipicamente anche la rimozione della prostata. Ciò avviene per prevenire che si riformi il cancro della vescica nella prostata.
Senza una prostata il paziente non sarà in grado di produrre lo sperma. Si è in grado tuttavia di avere un orgasmo che si definisce orgasmo a secco (senza seme). Le cellule di sperma possono ancora essere prodotte nei testicoli ma, il rapporto sessuale, non potrà avere finalità riproduttive.
Per qualsiasi dubbio sulla fertilità è consigliato parlarne con il medico prima dell’intervento.
Può inoltre risultare inficiata la possibilità di avere un’erezione. La cistectompia può danneggiare i nervi che controllano l’erezione. Si consiglia di parlarne con il proprio medico.
Se i nervi non sono danneggiati, il paziente potrebbe comunque avere ancora bisogno di assistenza per avere un’erezione dopo l’intervento. E’ necessario discutere con il proprio medico sulla migliore tecnica da adottare.
Esistono parecchie opzioni che possono essere usate da sole o insieme:
- Farmaci che provocano l’erezione
- Congegni esterni come la pompa vacum, che trascina il sangue all’interno del pene per indurirlo
- Congegni interni come pellet o protesi penili che vengono impiantati nel pene
Donne
La rimozione della vescica nelle donne include anche la rimozione degli organi sessuali interni quali: utero, ovaie e la parte della vagina prossima alla vagina e all’uretra. Ciò non è necessario in ogni caso ma solitamente si attua per accertarsi che il cancro sia completamente rimosso.
Le labbra e il clitoride non vengono rimossi e gran parte della vagina viene lasciata perciò le donne sono ancora in grado di avere un orgasmo e rapporti sessuali. Ci sarà bisogno di tempo per abituarsi alla nuova condizione. Il sesso può apparire differente da prima. Si potrebbe avere meno desiderio sessuale e notevole bisogno di lubrificazione 8in caso in cui il rapporto fosse doloroso (dispareunia). Si consiglia di parlare con il proprio partner e con il proprio medico riguardo queste problematiche.
Follow-up
In cosa consisteranno i follow-up?
Dopo un intervento di prostatectomia radicale per il cancro alla prostata, il medico programmerà delle regolari visite di controllo. Tali controlli di routine dureranno 5 anni. Durante ogni visita il medico verificherà il livello di antigene prostatico specifico (PSA) nel sangue. In alcuni casi si potrebbe aver bisogno di un esame rettale digitale (DRE). I follow-up sono importanti per monitorare il corso del recupero dopo l’intervento, per controllare lo stato di salute generale, e per escludere ogni possibilità che il cancro si ripresenti.
Trattamento dopo l’intervento
Se durante i follow-up il livello di antigene prostatico specifico (PSA) mostra che il cancro alla prostata non è stato completamente rimosso, il paziente potrebbe aver bisogno di un trattamento addizionale per rimuovere tutte le cellule tumorali. È consigliato discutere con il proprio medico per sapere quale sia la migliore opzione da adottare.