La tossina botulinica è meglio conosciuta con uno dei suoi primi nomi commerciali, botulino. Il botulino è una sostanza fortemente tossica utilizzata nella chirurgia estetica e per altri scopi medici.
- Nei casi di vescica iperproduttiva (OAB), la tossina botulinica viene iniettata nella parete vescicale per ridurre l’iperattività dei nervi che causa i sintomi. Questo trattamento è indicato per migliorare i sintomi di urgenza, della frequenza ed incontinenza da urgenza.
- Nei casi di ipertrofia prostatica benigna (IPB), la tossina botulinica blocca le terminazioni nervose e rilassa i micromuscoli nella prostata.
L’effetto della tossina dura circa 4-9 mesi. Nel caso in cui riaffiorino i sintomi, sarà necessario sottoporsi ad un altro intervento.
Infiltrazioni di tossina botulinica
Le infiltrazioni di botulino vengono generalmente effettuate in anestesia locale mirata nelle zone da trattare. Talvolta vengono somministrati altri tipi di anestesia, spinale o generale..
- Per la terapia dell’ OAB, il chirurgo utilizza uno strumento chirurgico simil-tubolare, conosciuto come cistoscopio, attraverso l’uretra. Il cistoscopio ha una piccola telecamera che mostra immagini ad alta definizione della vescica su un monitor. Il medico inietta una piccola dose di tossina botulinica in diverse aree della parete vescicale (fig. 1)
- Nei casi di IPB, la tossina botulinic, può essere iniettata nel tessuto prostatico attraverso l’uretra, il retto o il perineo (il tessuto tra lo scroto e l’ano).
Alcune persone (meno del 10%) potrebbero avere difficoltà ad urinare dopo la somministrazione della tossina botulinica. In questo caso, potrebbe rendersi necessario l’utilizzo di un catetere. Viene mostrato al paziente come inserire in autonomia il catetere, che dovrà essere utilizzato fino a 5 volte al giorno, finché l’effetto della tossina botulina scompaia del tutto. Il catetere potrebbe aumentare il rischio di infezioni del tratto urinario, per le quali possono essere di conseguenza prescritti degli antibiotici.