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Qualora al paziente venisse diagnosticata una prostata di dimensioni aumentate con LUTS di grado moderato/severo il medico potrebbe suggerire un trattamento farmacologico. Il trattamento farmacologico è raccomandato quando i sintomi inficiano la qualità della vita del paziente. Questa sezione descrive trattamenti farmacologici differenti che il paziente dovrebbe discutere con il medico. In comune accordo verrà deciso quale percorso seguire.

I fattori che influenzano questa decisione sono:

  • La sintomatologia
  • Il volume della prostata
  • Il quadro clinico

Ci sono differenti farmaci che trattano i sintomi causati dalla IPB:

  • Beta-3 agonisti
  • Alpha-bloccanti
  • Inibitori della 5-Alpha reduttasi (5ARIs)
  • Antagonisti dei recettori Muscarinici (MRAs)
  • Inibitori della 5-fosfodiesterasi (PDE5Is)
  • Combinazione di farmaci
  • Fitofarmaci

Ogni gruppo di farmaci ha un meccanismo d’azione differente, permette di agire su diversi sintomi e conseguentemente ha diversi effetti collaterali.

Beta-3 agonisti

I beta-3 adrenorecettori sono i più comuni beta recettori che si possono trovare nelle cellule lisce del muscolo della parete vescicale e la loro stimolazione è stata concepita per il rilassamento della vescica.

Il Mirabegron è il primo beta-3 disponibile approvato per essere utilizzato nei pazienti con sintomi di frequenza e urgenza minzionale. Il Mirabegron può quindi migliorare l’iperattività vescicale causata dalla BPE. Tale farmaco potrebbe essere utilizzato in combinazione ad altri farmaci durante la terapia. Può determinare un aumento della pressione sanguigna, quindi è importante controllare la pressione ematica prima di iniziare la cura e monitorarla continuamente durante il trattamento.

Alpha-bloccanti

Gli alpha-bloccanti appartengono ad un gruppo di farmaci che migliorano i sintomi ed il flusso di urina rilassando i muscoli della prostata/collo vescicale. Sono i farmaci maggiormente raccomandati in caso di BPE. Ad oggi vengono utilizzati 5 diversi tipi di alpha-bloccanti che risultano avere sovrapponibili effetti terapeutici seppur con differenti effetti collaterali:

  • Alfuzosin
  • Doxazosin
  • Tamsulosin
  • Terazosin
  • Silodosin

Generalmente questi farmaci iniziano a migliorare la qualità di vita del paziente in un paio di settimane ma, in alcuni uomini, si evidenziano miglioramenti dopo poche ore o giorni dall’inizio del trattamento. Gli alpha-bloccanti non riducono la grandezza della prostata e non ne prevengono la crescita. Alcuni uomini potrebbero avere comunque bisogno di un intervento chirurgico per risolvere il problema.
Non sono stati riscontrati gravi effetti collaterali nell’utilizzo degli alpha-bloccanti nell’uomo anche se somministrati per lunghi periodi. Alcuni degli effetti riportati sono la perdita di forza (astenia), vertigini e ipotensione ortostatica, ovvero un abbassamento della pressione quando ci si alza in piedi da una posizione supina.

Alcuni alpha-bloccanti possono causare una disfunzione eiaculatoria in cui il liquido seminale non viene emesso all’esterno durante l’orgasmo ma refluisce in vescica. Questa è una condizione reversibile che termina a termine del trattamento.

Gli alpha-bloccanti possono inoltre causare problemi ai muscoli oculari. Tali effetti non sono dannosi ma, se il paziente fosse in attesa per essere sottoposto ad un intervento per cataratta, sarà necessario comunicare l’assunzione degli alpha-bloccanti e bloccarne l’assunzione prima dell’intervento.

Inibitori della 5-alpha reduttasi

Gli inibitori della 5 alpha reduttasi fanno parte di un gruppo di farmaci che agiscono sul volume prostatico riducendone le dimensioni e conseguentemente prevenendone una ulteriore crescita. Tale farmaco funziona meglio nelle prostate più grandi di 40 millilitri e viene prescritto solamente nei casi in cui l’ipertrofia prostatica sia causa disturbi di grado moderato/severo. I 5ARIs miglioreranno la sintomatologia in 6/12 mesi dopo l’inizio della terapia. Essi potrebbero ridurre il rischio di ritenzione urinaria e la necessità di un eventuale intervento chirurgico. Il beneficio dell’utilizzo dei 5ARIs si manifesta soprattutto a lungo termine. La riduzione del volume prostatico è di circa 18 – 28% mentre quello del PSA approssimativamente del 50% dopo 6-12 mesi dall’inizio del trattamento.

Esistono 2 tipi di 5ARIs con simili effetti terapeutici:

  • Dutasteride
  • Finasteride

Entrambi i farmaci hanno effetti collaterali che interessano maggiormente la vita sessuale del paziente includendo calo del desiderio, disfunzione erettile e problemi con l’eiaculazione. Tuttavia questo tipo di disturbi sono solitamente piuttosto lievi e diminuiscono di entità durante il trattamento. Circa 1-2% degli uomini riportano un ingrandimento o ipersensibilità delle mammelle. Tali effetti sono rari e spariscono alla fine della cura.

Proprio per gli effetti collaterali elencati, i 5ARIs sono generalmente raccomandati nei soggetti con sintomi medi e gravi. Questi farmaci vengono generalmente associati ad altri durante la cura. Possibili combinazioni di cure, verranno discusse nelle successive sessioni.

Antagonisti dei recettori Muscarinici (Antimuscarinici)

Gli antagonisti dei recettori Muscarinici (MRAs) sono un gruppo di farmaci che agiscono nei confronti della ipercontrattilità detrusorale. Vengono generalmente prescritti in presenza di una iperattività della vescica (OAB).

Possono inoltre essere utilizzati in casi di urgenza minzionale secondaria a BPE. Generalmente tali farmaci non vengono prescritti se la vescica non viene svuotata completamente ovvero se presenta un abbondante residuo post minzionale.

Esistono diversi tipo di MRSAs:

  • Darifenacina
  • Fesoterodina
  • Ossibutinina
  • Propiverina
  • Solifenacina
  • Tolterodina
  • Trospio chloride

Gli effetti collaterali sono normalmente lievi. Possono indurre secchezza delle mucose, costipazione, difficoltà ad urinare, sensazione di freddo, offuscamento della vista e vertigini.

Inibitori della 5-fosfodiesterasi

Inibitori della 5-fosfodiesterasi (PDESI5s) sono un gruppo di farmaci utilizzati per la disfunzione erettile. Questi farmaci possono, talvolta, alleviare i LUTS nei soggetti con BPE.

Esistono 4 tipi di PDES5Is:

  • Sildenafil
  • Tadalafil
  • Vardenafil
  • Avanafil

Solamente il tadalafil 5 mg (dose giornaliera) è usato per il trattamento dei LUTS. Il costo del trattamento non viene, generalmente, coperto dal servizio sanitario nazionale.

Gli uomini con disfunzione erettile come quelli con LUTS da BPE possono trarre beneficio dall’utilizzo quotidiano dei PDES5Is.

Tale terapia può causare effetti collaterali quali: sofferenza cardiaca, dolori muscolari, cefalea, vertigini e indigestione. I PDES5Is non possono essere usati in combinazione con alcuni farmaci tra cui gli alpha-bloccanti doxazosin o terazosin. Non devono inoltre essere utilizzati negli uomini con patologie cardiache, con problemi di pressione sanguigna o disturbi renali. Nel caso di abbassamento della vista durante il ciclo terapeutico recarsi immediatamente dal medico.

E’ necessario discutere con il medico di tutti gli effetti collaterali e le controindicazioni possibili.

Combinazione farmacologica

Alpha-bloccanti con 5ARIs

La combinazione di alpha-bloccanti con 5ARIs è raccomandata quando:

  • la prostata raggiunge una dimensione superiore ai 40 millilitri (ml)
  • il dosaggio del PSA ha un valore di 1.5 ng/ml o superiore
  • si presenta un peggioramento dei sintomi
  • il flusso urinario è molto debole

La combinazione di tali farmaci è consigliabile solo nei trattamenti a lungo termine.

Alpha-bloccanti con MRAs

La combinazione di alpha-bloccanti con MRAs è raccomandata quando:

  • si riscontrino sintomi da riempimento e di svuotamento
  • i sintomi non siano migliorati nonostante le precedenti mono-terapie

Fitofarmaci

I fitofarmaci utilizzano principi attivi che vengono estratti dalle piante. Molti tipi di radici, semi, pollini, cortecce o frutti possono essere utilizzati, da soli o combinati, al fine di produrre questi farmaci. Gli estratti di erbe, maggiormente impiegati, si ottengono da:

  • semi di zucca (Cucurbita pepo)
  • patata d’Africa (Hypoxis rooperi)
  • corteccia di pruno Africano (Pygeum africanum)
  • polline di segale (Secale cereale)
  • bacche della palma nana Americana (Serenoa repens)
  • radici di ortica (Urtica dioica)

Non è ancora chiaro in quale modo tali erbe possano alleviare i sintomi causati dall’ipertrofia prostatica né quanto siano efficaci. La qualità delle erbe medicinali può variare notevolmente, pertanto non è possibile stilare una lista di raccomandazioni da seguire. Il medico dovrà comunque essere avvisato qualora si assumano fitofarmaci per alleviare i disturbi.

Gli effetti collaterali sono molto lievi, o addirittura nulli, in molti pazienti; tra i disturbi più comuni troviamo quelli intestinali (come ad esempio gonfiore o costipazione).

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